FOOTBALL CAMP, ANCORA POSTI LIBERI PER IL CAMP CON L'ATALANTA.
Tutto pronto per il campo estivo organizzato dal Montecchio per giugno e luglio, compresa la settimana coi nerazzurri, alla quale ci si iscrive attraverso il sito www.atalantacamp.it.
Una settimana con gli istruttori della Dea, mentre nelle settimane “giallorosse" ci saranno attività multisportive e una giornata di allenamento in lingua inglese.
Ci sono ancora posti per l’attesa settimana di campo estivo con gli istruttori dell’Atalanta, che avrà luogo al Centro Sportivo Silvio d’Arzo di Montecchio Emilia dal 27 giugno al 1 luglio e sarà gestito interamente tagli istruttori della società bergamasca. Per aderire a tale iniziativa, aperta ai ragazzi dai 5 ai 14 anni, basta iscriversi attraverso il sito www.atalantacamp.it. Oltre a quella settimana, il Montecchio ha però organizzato altre settimane di camp, precisamente dal 6 al 24 giugno e dal 4 al 29 luglio. L’edizione del camp 2022, nelle "settimane giallorosse", presenterà diverse novità: una serie di attività multisportive, quindi non solo di calcio, allo scopo di avvicinare i giovani al mondo dello sport e una giornata intera a settimana di allenamenti di calcio in lingua inglese, guidati dal tecnico Soufian Kessabi. “Arriveremo fino a fine luglio - spiega l'allenatore - Questo camp sarà unico nel suo genere, in quanto introdurremo una giornata di allenamento interamente in lingua inglese per ogni turno settimanale, cercando di stimolare i ragazzi allo studio dell’idioma più parlato al mondo. Insomma, oltre a tanto divertimento ci sarà un vero e proprio english-day”.
MONTECCHIO, UN CAMP GRIFFATO ATALANTA CON UNA GIORNATA IN LINGUA INGLESE.
Da oggi è possibile iscriversi al campo estivo, organizzato dalla società della Val d’Enza per giugno e luglio. Ci sarà anche una settimana coi bergamaschi attraverso il sito www.atalantacamp.it
Ci saranno attività multisportive, tanto calcio e un "English day” col tecnico Soufian Kessabi per stimolare i ragazzi sotto tutti i profili
Infatti anche Montecchio Emilia è stata inserita nel sito dei camp estivi dell’Atalanta, www.atalantacamp.it, attraverso il quale qualunque ragazzo o ragazza dai 5 ai 13 anni, può tuffarsi in questa nuova avventura. Il campo estivo, organizzato per la prima volta dalla società del presidente Palmia, in collaborazione con quella bergamasca, avrà luogo nella settimana che va dal 27 giugno al 1 luglio, nella quale, sul campo, ci saranno i tecnici di Atalanta e Montecchio assieme, mentre nelle settimane dal 6 al 24 giugno e dal 4 al 29 luglio, l’attività sarà gestita esclusivamente dal Montecchio; così facendo, ogni giovane atleta potrà scegliere il periodo più confacente alle proprie esigenze, compresa la possibilità di allenarsi con gli istruttori di una squadra di Serie A. L’edizione del camp 2022, nelle settimane gestite esclusivamente dalla società giallorossa, presenterà alcune particolarità: una serie di attività multisportive, quindi non solo di calcio, allo scopo di avvicinare i giovani al mondo dello sport e una intera giornata di allenamenti di calcio in lingua inglese, guidati dal tecnico Soufian Kessabi. “Inizieremo subito dopo la fine delle scuole, per andare avanti fino alla fine di luglio - spiega proprio Soufian Kessabi - Questo camp, tra l’altro, sarà unico nel suo genere, in quanto introdurremo una giornata di allenamento interamente in lingua inglese. Io sono praticamente un madrelingua anglosassone e ho pensato di portare questa nuova idea che stimoli i ragazzi allo studio dell’idioma più parlato al mondo, unita alla passione per il calcio. Insomma, ci sarà un vero e proprio english day”.
“Con questo camp diamo seguito, a livello progettuale, a ciò che abbiamo fatto durante l'anno - spiega Alessandro Ferrari, allenatore del settore giovanile, tra i coordinatori camp estivo - Grazie a questa iniziativa, che lanciamo per la prima volta, coloro che svolgono attività da settembre a maggio avranno la possibilità di continuare nelle settimane che sceglieranno liberamente in giugno e in luglio. Le attività saranno principalmente legate al calcio, ma toccheranno vari tempi culturali e multisportivi, consentendo ai ragazzi di gestire un’offerta formativo-sportiva completa. Il camp è rivolto ai bambini delle elementari e medie, quindi dai 5 ai 12-13 anni”.
“L’idea del camp estivo era nata l'anno scorso, ma il ritorno del Covid ci aveva impedito di portare a termine il progetto - spiega Samuele Ferrari, coordinatore del settore giovanile del Montecchio - Quest'anno abbiamo deciso di andare fino in fondo e organizzare l’evento, visto che la situazione pandemica sembra si stia risolvendo. Ormai alle società sportive organizzate come il Montecchio è sempre più richiesto un supporto a livello educativo, al di là del lavoro sul campo, in collaborazione con le famiglie e con la scuola e questo camp è stato pensato proprio in quella direzione”.
L’Atalanta a Montecchio per allenare il vivaio giallorosso .
Due ore con gli istruttori dell’Atalanta per i 2008 e 2009 del Montecchio Calcio e per diversi allenatori del vivaio giallorosso che, venerdì sera, hanno preso parte ad un allenamento organizzato da Luca Bertaglio e Michele Trapletti, tecnici dell’Atalanta rispettivamente dei 2011 e della Scuola calcio, ospiti a Montecchio per proseguire il percorso formativo nato in seguito all’affiliazione fra i giallorossi e i bergamaschi sancita nel 2019. “L’Atalanta cerca di far conoscere a tutti il proprio mondo, che consiste nel trasmettere il valore dell’educazione attraverso lo sport - spiega Bertaglio - Io sono arrivato in Atalanta tre anni fa e devo ringraziare una figura come quella di Stefano Bonaccorso che mi ha fatto crescere sotto tutti i profili. Ora, noi tecnici dell’Atalanta, laureati Isef, mettiamo a disposizione delle società non professionistiche, come il Montecchio, ciò che viviamo a Bergamo ogni giorno, creando momenti di formazione per gli allenatori e i ragazzi ai quali trasmettiamo i nostri valori”.
“Anche a Bergamo arrivano bimbi che devono crescere sotto tutti i profili, anche quello tecnico, così come accade al Montecchio - aggiunge Trapletti - ed è proprio in quel momento che l’educazione attraverso il gioco inizia a diventare un elemento fondamentale per questi ragazzi. Il fatto che Montecchio e Atalanta condividano i medesimi principi è decisivo per ottimizzare la crescita dei giovani sotto il profilo umano e tecnico. L’Atalanta è entusiasta di aver creato questo rapporto col Montecchio, così come con tante altre società, grazie al quale sta costruendo qualcosa di importante a livello globale, diffondendo i valori che da tanti anni, non solo dalle nostre recenti performance in Champions League, conferma il vivaio bergamasco tra i migliori a livello nazionale e non solo”.
“Questo momento di formazione con l’Atalanta è qualcosa di splendido - ci spiega Giovanni Lusetti, responsabile del Settore giovanile del Montecchio - Oltre 50 bimbi di due annate, 2008 e 2009, assieme a diversi nostri allenatori, grazie a questa iniziativa hanno vissuto due ore di allenamento con istruttori di una Scuola calcio di una società professionistica”.
A proposito di valori il figlio di Giovanni Lusetti, Einar, ha recentemente non trasformato un calcio di rigore perché assegnato ingiustamente dal direttore di gara, ricevendo anche un riconoscimento in Comune, oltre agli elogi da parte degli avversari, dimostrando che al Montecchio certi valori sono davvero importanti, un po’ come chiede la stessa Atalanta. “Certo e questo è prima di tutto un orgoglio mio e di mia moglie come genitori, ma lo è anche come società, visto che condividiamo il principio di educare attraverso lo sport e grazie a questa stretta collaborazione con la società bergamasca sono certo che il Settore giovanile del Montecchio continuerà a crescere sotto tutti i profili”.
Da sinistra, il responsabile tecnico del Settore giovanile del Montecchio Giorgio Sassi, Luca Bertaglio dell’Atalanta, il vice presidente del Montecchio Giordano Colli, l’altro tecnico bergamasco Michele Trapletti e il responsabile organizzativo del Settore giovanile del Montecchio Giovanni Lusetti, padre di Einar Lusetti, il centravanti che, poche settimane fa, decise di non calciare un rigore perché assegnato ingiustamente.
I due giovani tecnici dell’Atalanta, Luca Bertaglio e Michele Trapletti allo stadio D’Arzo di Montecchio.
Splendida esperienza a Bergamo per i tecnici giallorossi guidati da Giorgio Sassi e Antonino Barillà.
Nove allenatori del Montecchio hanno vissuto due giorni di full immersione con l'Atalanta, prima a Osio di Sotto poi a Zingonia. Sabato 20 ottobre, al mattino, i trainer reggiani hanno raggiunto Osio di Sotto, dove hanno partecipato a un primo approfondimento tenuto da Luca Rebba, responsabile dell’Attività di base dell’Atalanta assieme a Stefano Bonaccorso, per poi rientrare a Montecchio e tornare in terra bergamasca il martedì successivo, sempre a Osio di Sotto, per lavorare al mattino sul campo, assieme agli allenatori di altre società facenti parte delle varie realtà affiliate all’Atalanta a livello nazionale che, in quel contesto, sono stati chiamati in causa come “protagonisti” delle varie proposte didattiche introdotte dai relatori. Nel pomeriggio, le stesse esercitazioni, spiegate sul campo al mattino, sono state dimostrate dagli Under 15, allenati da Alessio Gambirasio e Stefano Brambilla, relatori della full immersion e dagli Under 14 dell’Atalanta, che hanno lasciato senza parole i tecnici reggiani, per rapidità e qualità di esecuzione. Nel tardo pomeriggio di martedì, i corsisti si sono invece spostati a Zingonia per assistere agli allenamenti degli Under 12 e 13 dell’Atalanta.
Il lunedì successivo, invece, malgrado la pioggia battente, le due squadre dei 2008 del Montecchio sono salite a Osio di Sotto per disputare altrettante amichevoli contro i 2010 dell’Atalanta, vincendo una sfida e perdendo l’altra. Sotto la Guida di Giorgio Sassi e Antonino Barillà, rispettivamente responsabili del Settore giovanile e della Scuola calcio del Montecchio, sono saliti a Bergamo i tecnici giallorossi Franco Fuschetto, Nello Farina, Alessandro e Samuele Ferrari, Soufian Kessabi, Lorenzo Sarperi, Manuel Mazza, Francesco Baffa e Nicolò Trombi.“Stiamo lavorando molto bene e lo stiamo facendo sia in termini qualitativi che quantitativi - ha spiegato Giorgio Sassi - Basti pensare che rispetto a quando siamo entrati noi, come nuovo gruppo dirigente, tre anni fa, siamo passati dai 150 ragazzi che abbiamo ereditato dalla precedente gestione agli oltre 250 tesserati di oggi e abbiamo tantissime annate con più squadre, visto l’alto numero degli iscritti. Abbiamo inoltre incrementato il numero degli allenatori, introducendo tecnici giovani e preparati, tutti desiderosi di imparare, tant’è che l’esperienza di Bergamo è stata davvero arricchente per ognuno di noi. Tra l’altro, gli istruttori dell’Atalanta ci hanno proposto esercitazioni adattabili ad ogni fascia di età, facendocele prima provare sul campo proprio a noi allenatori, per poi farle eseguire, nel pomeriggio, dagli Under 15 e 14 dell’Atalanta e … vederli all’opera è stato uno spettacolo”.
I ragazzi del 2008 del Montecchio a Zingonia, malgrado la pioggia, agli ordini dei tecnici Francesco Baffa e Soufian Kessabi.
Da sinistra, cinque tecnici del Montecchio a Bergamo per una full immersion con l’Atalanta: Soufian Kessabi, Lorenzo Sarperi, Manuel Mazza, Francesco Baffa, Nicoló Trombi.
Un altra foto con altri trainer giallorossi:
Da sinistra: Franco Fuschetto, Antonino Barillà, Nello Farina, Alessandro Ferrari, Soufian Kessabi, Samuele Ferrari.
ATALANTA IN VISITA AI CAMPI DI MONTECCHIO
Mercoledì sera 15 Settembre 2021 nella nuova splendida struttura del Silvio d’Arzo, il Responsabile dell’Attività di Base del Settore Giovanile dell’Atalanta, Stefano Bonaccorso, fra i più noti e stimati allenatori di settore giovanile italiani, ha visitato gli impianti della società della Val d’Enza, per confrontarsi con la dirigenza e iniziare a gettare le basi di una road map operativa finalizzata alla crescita dell’offerta formativa del Montecchio nei confronti dei propri tesserati e alla diffusione sempre più capillare dell’immagine dell’Atalanta su tutto il territorio nazionale.
Bergamaschi e giallorossi hanno sottoscritto un accordo di affiliazione due anni fa, poi il Covid ha impedito di sviluppare qualunque progetto, ad eccezione di una visita a Zingonia e di qualche corso di formazione online con tecnici e dirigenti. Stefano Bonaccorso, che mercoledì ha visitato per la prima volta il Centro sportivo montecchiese, è stato ricevuto dal presidente Massimiliano Palmia, dal vicepresidente Giordano Colli, dal direttore tecnico del Settore giovanile Giorgio Sassi e dal responsabile tecnico della Scuola calcio, Antonino Barillà, coi quali si è subito complimentato per l’impiantistica, impreziosita dal nuovo campo in sintetico, realizzato in soli tre mesi, per poi parlare di programmi sportivi e formativi. Sabato 25 Settembre, a tal proposito, è previsto un incontro a Zigonia fra lo staff dell’Atalanta e quello del Montecchio per fissare le date di corsi di formazione, incontri e amichevoli finalizzati a concretizzare l’affiliazione fra le due società.
“Non ero mai stato a Montecchio Emilia e sono rimasto positivamente stupito dalla qualità degli impianti - ha affermato Bonaccorso - L’idea era quella di far visita al centro per gettare le basi su come lavorare assieme e in una struttura con tali spazi e un sintetico di ultima generazione è possibile fare un ottimo lavoro”.
Stefano Bonaccorso si è anche fermato sul campo con i 2009 e i 2010 e coi 2008, oltre ad aver visto all’opera la prima squadra, che milita in Promozione: “Nel nostro percorso non dovremo solo parlare di educazione calcistica, fisica, tecnica e tattica, ma anche di educazione della persona a livello di comportamento sportivo. Organizzeremo amichevoli e manifestazioni a Montecchio per far conoscere meglio la qualità del nostro vivaio, all’avanguardia da oltre vent’anni, oggi sotto i riflettori grazie ai successi della nostra prima squadra che si sta ritagliando un posto importante in Champions League”.
Il Montecchio è l’unica società reggiana affiliata all’Atalanta. Cosa significa?
“Che abbiamo creduto nel lavoro, nella serietà, nell’impegno e nella professionalità di questi dirigenti che, anche mercoledì, hanno dimostrato di avere competenza e idee chiare per crescere in fretta. Noi vorremmo radicarci un po’ ovunque sul territorio nazionale, partendo proprio dalle regioni che confinano con la Lombardia, per farci conoscere meglio, soprattutto nel nord Italia, allo scopo di individuare i migliori giocatori in circolazione e magari di avviarli al professionismo. Reggio Emilia, in questo senso, è stata ed è tuttora la culla di tantissimi calciatori che hanno calcato e calcano i campi della Serie A”.
Se arrivassero però fulgidi talenti non potreste tesserarli fino all’età di 14 anni, quindi…
“E’ vero, ecco perché dobbiamo avere la certezza che società come il Montecchio possano garantire standard qualitativi di altissimo livello, affinché i talenti possano crescere in loco, per poi prendere il volo, se e quando arriverà il loro momento. Nel frattempo, un vivaio di qualità servirà a rifornire la prima squadra di giocatori sempre migliori, consentendo magari alla società di scalare le categorie”.
Col Montecchio lavorerete anche a livello psicopedagogico, magari con Lucia Castelli?
“Certo, sarà una tappa fondamentale del nostro percorso, a partire dalla formazione degli allenatori, per poi passare al rispetto degli avversari, delle regole del gioco e via dicendo. Il primo incontro per gettare le basi è previsto per Sabato 25 Settembre a Zigonia e da lì riprenderemo il percorso interrotto a causa della pandemia”.
Lei ha lanciato tantissimi grandi giocatori. Chi le è rimasto particolarmente nel cuore?
“Fare dei nomi è poco gradevole, ma potrei citare Pazzini e Montolivo perché stanno entrambi facendo il corso da allenatori, così come citerei Giampaolo Bellini e Ivan Pellizzoli, che oggi lavorano con noi, così come potrei ricordare Rolando Bianchi, entrato a far parte del nostro staff come allenatore. Tornando all’accordo col Montecchio, credo che la società del presidente Palmia abbia tutte le caratteristiche per fare davvero grandi cose assieme a noi”.
Stefano Bonaccorso, responsabile dell’attività di base dell’Atalanta, ritratto a Montecchio, sul nuovissimo sintetico, assieme ai ragazzi del 2008. Alla sua sinistra, il responsabile tecnico della Scuola calcio del Montecchio, Giorgio Sassi
Bonaccorso con il gruppo dei 2009 e 2010 del Montecchio sul vecchio sintetico del Centro sportivo D’Arzo
Montecchio, lezioni a distanza con l'Atalanta
https://www.youtube.com/watch?v=irBpiLitEX0&feature=youtu.be
Lo conferma il responsabile del Vivaio Giovanni Lusetti che dice: “Imparare da tecnici come Bonaccorso e Di Cintio, per i nostri allenatori, anche se davanti a un video, è un momento di grande crescita. Per quanto riguarda il campo, mi auguro che ci si possa continuare ad allenare: finché ce lo consentiranno noi andremo avanti”
Il Montecchio ha aumentato i numeri del proprio settore giovanile, malgrado il Covid e ora, anche in forza dell’accordo con l’Atalanta, sta facendo di tutto per cercare di mantenere alta l’attenzione e l’intensità sul campo, malgrado ci sia ancora il divieto di fare partitelle. “Ci siamo trovati nei giorni scorsi e abbiamo deciso di proseguire l’attività, rispettando i protocolli - ci spiega il responsabile del Settore giovanile, nonché membro del consiglio direttivo, Giovanni Lusetti - E’ certamente difficile mantenere alta l’attenzione dei più grandi, perché avrebbero bisogno di provare determinate situazioni con gli avversari, ma i nostri allenatori si stanno inventando nuovi giochi e nuove situazioni per tenere in tiro un po’ tutti”.
Tra l’altro avete leggermente aumentato i numeri…
“E’ vero, i nostri numeri sono aumentati rispetto all’anno scorso, quindi sentiamo ancora più concretamente la responsabilità nei confronti delle famiglie di tenere “in tiro” i ragazzi, cercando di creare allenamenti creativi, ma nel rispetto delle regole, per stimolare il loro interesse”.
Sei ottimista: succederà dal 4 dicembre in poi, soprattutto dopo che l’Emilia-Romagna è diventata regione arancione?
“A livello di allenamento cambia poco: vanno mantenuti i distanziamenti e si possono fare allenamenti all’aperto. Io sono francamente pessimista sulla ripresa delle attività già in dicembre, ma la curva forse si sta stabilizzando e quindi mi auguro che a breve possa iniziare la fase discendente, per poi arrivare al vaccino e alla sconfitta di questo maledetto virus. Anche se siamo diventati “regione arancione” non ci viene impedito di allenarci, quindi mi auguro che si possa continuare: finché ce lo faranno fare noi andremo avanti”.
Questo blocco ha interrotto anche i vostri incontri con l’Atalanta. Vero?
“Non ci stiamo vedendo in presenza, ma a livello telematico stiamo continuando a formare i nostri allenatori con gli istruttori dell’Atalanta, che è leader a livello di settore giovanile in Italia e in Europa. Spero di cuore di poter tornare a Bergamo il prima possibile, come avevamo già fatto prima della prima ondata di Covid. Fu un’esperienza splendida”.
Quanto può essere utile, anche se a distanza, un allenatore del livello di Stefano Bonaccorso dell’Atalanta per allenatori dilettanti?
“E’ fondamentale. Bonaccorso tra l’altro è uno degli allenatori più stimati a livello internazionale e figure come la sua o come quella di Andrea Di Cintio, che abbiamo avuto già a Montecchio prima del Covid, rappresentano per i nostri allenatori punti di riferimento da seguire, soprattutto in questo periodo”.
Farete anche un incontro con Lucia Castelli?
“Sì, la professoressa Lucia Castelli è una psicopedagogista dell’Atalanta e con lei coinvolgeremo anche i genitori in modo che capiscano esattamente come vivere nel modo giusto il loro approccio con l’attività sportiva dei loro figli”.
A livello di vivaio avete anche implementato l’organico tecnico. E’ vero?
“Sì, Giorgio Sassi e Antonino Barillà che sono rispettivamente il responsabile tecnico del Settore giovanile e della Scuola calcio, oltre a Samuele Ferrari che è il trait-d’union fra genitori e società, oltre ad essere l’allenatore dei 2010, figure che mi stanno dando una grossa mano nel mandare avanti questa macchina piuttosto complessa. Per la gestione dei protocolli Covid, invece, abbiamo inserito in organico Federica Borghi, la nostra responsabile della sicurezza: è lei che ci dà le direttive che poi i nostri tecnici e noi dirigenti seguiamo quotidianamente sui campi e nella gestione globale. Anche grazie a questa figura i genitori dei nostri ragazzi sono più sereni e lo confermano i numeri. Insomma, il Montecchio non lo ferma neppure il Covid”.
PRESENTAZIONE PROGRAMMA AFFILIAZIONE ATALANTA B.C. 2020/21
Sabato 10 Ottobre 2020 presso il Palace Hotel di Verdellino di Bergamo, in prossimità del Centro Sportivo di Zingonia, si è tenuta la consueta riunione di inizio stagione per la presentazione dei programmi riservati alle società affiliate con ATALANTA B.C.
Nel rispetto delle regole di distanziamento, Stefano Bonaccorso, Responsabile Attività di Base Atalanta, ha illustrato ai partecipanti le principali iniziative messe a disposizione da ATALANTA B.C., tra cui, ad esempio, il corso di formazione e aggiornamento per gli allenatori delle società affiliate, giornate condivise per allenamenti congiunti supervisionati da istruttori atalantini, la possibilità di organizzare Football Camp estivo gestito da tecnici orobici.
Per U.S. Montecchio Calcio ha presenziato Giorgio Sassi, Direttore Tecnico del nostro Settore Giovanile, che ha avuto modo di scambiare idee e impressioni con i rappresentanti del team bergamasco e con i colleghi di altre realtà affiliate.
"Tutto lo staff atalantino ha trasmesso entusiasmo e voglia di ripartire, combinati ad una grande professionalità, disponibilità e ospitalità. Sempre nel rispetto delle misure di sicurezza e confidando che la situazione epidemiologica consenta di dare continuità alla stagione da poco iniziata, davvero la rinnovata collaborazione con ATALANTA B.C. rappresenta un'importante opportunità di crescita per i nostri allenatori e tecnici grazie alla formazione a loro dedicata, così come è indubbio che sia anche una grande motivazione e uno stimolo in più per tutti i bambini e ragazzi del nostro vivaio per quanto potrà essere messo a loro disposizione come bagaglio di apprendimento e come iniziative che li potranno vedere coinvolti." queste le parole di Giorgio al rientro dalla trasferta in quel di Bergamo.
In foto a sinistra Giorgio Sassi e a destra Stefano Bonaccorso.
Forza Montecchio!